Incontro l’acquarello dopo aver dedicato gran parte della mia vita alla matematica sia come ricercatrice che come insegnante. Tutto parte quando un cerchio del grano dalla forma di gufo attira la mia attenzione e mi strega al punto da sentire la necessità di riprodurre quelle forme così semplici e potenti e di rielaborarle con piccoli cambiamenti che nel tempo hanno portato alla creazione di Gufino il personaggio principale dei libri per bambini che ho scritto, illustrato e autoprodotto.
Fin da subito ho sentito un feeling particolare con l’acquarello, ma ho faticato anni prima di riuscire a fidarmi dell’acqua e dei colori! Con il tempo le semplici linee geometriche delle illustrazioni dei primi libri sono diventate più elaborate e ho iniziato a esplorare diversi mondi sempre a cavallo tra arte e geometria.
Con questo approccio mi sono ispirata a diversi simboli e proporzioni legati alla geometria sacra, cercando di far emergere la loro armonia attraverso le trasparenze che solo l'acquerello può offrire.
Durante questo percorso artistico ho iniziato a tenere corsi di acquerello grazie ai quali ho spaziato dal disegno botanico ai paesaggi, dagli schizzi urbani ai ritratti.
Con i miei lavori intendo ispirare le persone a essere presenti, libere da distrazioni e capaci di abbandonarsi al momento. L'acquarello è una danza continua tra controllo e serendipità, una sorta di metafora della vita.
Per me, ogni pezzo è una porta introspettiva che rivela qualcosa su me stessa e incoraggia le persone a riconnettersi con il loro sé interiore in una quiete audace, grata e curiosa.
L'atto del dipingere è semplicemente un tentativo di essere me stessa con il minor numero di maschere possibile. Un modo per collegare gli universi.